Nuova Riveduta:

Deuteronomio 6:6

Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore;

C.E.I.:

Deuteronomio 6:6

Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore;

Nuova Diodati:

Deuteronomio 6:6

E queste parole che oggi ti comando rimarranno nel tuo cuore;

Riveduta 2020:

Deuteronomio 6:6

E questi comandamenti che oggi ti do staranno nel tuo cuore;

La Parola è Vita:

Deuteronomio 6:6

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Deuteronomio 6:6

E questi comandamenti che oggi ti do ti staranno nel cuore;

Ricciotti:

Deuteronomio 6:6

Queste parole che io oggi ti bandisco, staranno nel tuo cuore,

Tintori:

Deuteronomio 6:6

E questi precetti che oggi ti dò staranno nel tuo cuore:

Martini:

Deuteronomio 6:6

E questi comandamenti, che io ti do oggi, saran fissi in cuor tuo:

Diodati:

Deuteronomio 6:6

E dimorino queste parole, le quali oggi ti comando, nel tuo cuore;

Commentario abbreviato:

Deuteronomio 6:6

Versetti 6-16

Ecco i mezzi per mantenere e conservare la religione nei nostri cuori e nelle nostre case. 1. La meditazione. Le parole di Dio devono essere conservate nel nostro cuore, affinché i nostri pensieri siano quotidianamente impegnati su di esse. 2. L'educazione religiosa dei bambini. Ripetete loro spesso queste cose. Siate attenti e precisi nell'insegnare ai vostri figli. Insegnate queste verità a tutti coloro che sono in qualche modo sotto la vostra tutela. 3. Discorsi pii. Parlerai di queste cose con la dovuta riverenza e serietà, a beneficio non solo dei tuoi figli, ma anche dei tuoi servi, dei tuoi amici e compagni. Cogliete tutte le occasioni per parlare con chi vi sta vicino, non di questioni dubbie, ma delle verità e delle leggi di Dio e delle cose che appartengono alla nostra pace. 4. Lettura frequente della Parola. Dio stabilì che essi scrivessero frasi della legge sui loro muri e su rotoli di pergamena da portare al polso. Questo sembra essere stato vincolante per i Giudei nella sua lettera, come lo è per noi nel suo intento; cioè che dobbiamo rendere familiare la Parola di Dio in tutti i modi, in modo da averla pronta all'uso in ogni occasione, per trattenerci dal peccato e guidarci nel dovere. Non dobbiamo mai vergognarci di riconoscere la nostra religione, né di essere sotto il suo controllo e il suo governo. Ecco un ammonimento a non dimenticare Dio in un giorno di prosperità e di abbondanza. Quando il dono è facile da ottenere, si rischia di diventare sicuri e di non pensare a chi lo dà. Perciò stai attento, quando sei sicuro e tranquillo, a non dimenticare il Signore. Quando il mondo sorride, siamo inclini a fargli la corte e ad aspettarci la nostra felicità in esso, dimenticando così Colui che è la nostra unica parte e il nostro riposo. In questi momenti c'è bisogno di grande attenzione e cautela. Allora state attenti; avvertiti del pericolo, state in guardia. Non tenterai il Signore, il tuo Dio, né disperando della sua potenza e della sua bontà, mentre siamo sulla strada del nostro dovere, né presumendo di farlo, quando ci allontaniamo da quella strada.

Riferimenti incrociati:

Deuteronomio 6:6

De 11:18; 32:46; Sal 37:31; 40:8; 119:11,98; Prov 2:10,11; 3:1-3,5; 7:3; Is 51:7; Ger 31:33; Lu 2:51; 8:15; 2Co 3:3; Col 3:16; 2G 1:2

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